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Visualizzazione dei post da 2015

IOSUONOMUSICA - La cultura musicale a teatro.

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Avete presente quando nel film " Neverland - Un sogno per la vita" un bravissimo Johnny Depp nei panni del "papà" di Peter Pan, James M. Barrie , chiede a un preoccupato produttore teatrale ( Charles Frohman interpretato in questo caso da Dustin Hoffman )    di lasciare dei posti liberi in platea, la sera della prima del suo ultimo spettacolo, sì proprio quello dedicato al bambino che non vuole crescere? E le  facce degli spettatori quando a teatro, poco prima dell'inizio, fanno la loro entrata i bambini invitati proprio da Barrie, prendendo posto accanto agli attoniti  e increduli adulti? Fu un'idea un po' azzardata, ma che alla fine decretò il successo dello spettacolo, proponendo una visione del teatro come luogo culturale, e di divertimento, per persone di diversa età. E la musica cos'è se non un  linguaggio universale e un'occasione per esprimere se stessi? In equilibrio con gli altri, attraverso il suono e la melo

Quando l'inclusione diviene occasione.

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Il mio interesse verso i disturbi dell'apprendimento ( DSA ) e dell'attenzione-iperattività (Adhd) mi porta a cercare di continuo del materiale, sia online che cartaceo, per rimanere al passo con tutte le novità su studi e ricerche inerenti a questi due grandi tematiche. La navigazione nei Social Network, poi, risulta essere quotidiana:  in particolar modo Facebook, offre  l'occasione di incrociare numerosi gruppi dedicati a questi temi, gruppi il più delle volte costituiti e gestiti da genitori con figli Dsa o Adhd. Frequentandoli, mi sono resa conto di come, molto spesso, lo spazio di condivisione venga utilizzato più come una sorta di mero " sfogatoio pubblico digitale ", dove gli iscritti riversano la propria amarezza derivante da un rapporto, non propriamente idilliaco, con una scuola poco propensa al dialogo e ad accettare le certificazioni o i pdp (piano didattico personalizzato) necessari per una doverosa inclusione scolastica , diritto

"Ho le mestruazioni lasciatemi in pace!" - Intervista a Gabriella Irtino

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Piccola Postilla: Questa intervista, in origine, fu pubblicata in un sito purtroppo non più online. Trovandola interessante ed estremamente attuale, la ripropongo sul mio blog. Attuale, sì, poiché va a toccare tematiche che in questi mesi hanno imperversato sul web, distorte però dalla disinformazione di chi ha voluto proporre questioni, di sicuro non facili da trattare ma necessarie da affrontare, come l'educazione affettiva e sessuale a scuola. Ricordiamo che quest'ultime tendono alla conoscenza  e alla contemplazione delle proprie emozioni e delle differenze che ci caratterizzano, per una loro valorizzazione e un conseguente comune arricchimento.  Con l'occasione di comprendere maggiormente le trasformazioni che coinvolgono il nostro corpo durante la crescita, sia a livello fisico che psichico, donando così quel senso di responsabilità e di umanità alle nostre decisioni, ai nostri gesti e alle nostre azioni, mentre siamo immersi nella relazione con gli altri

EDUCAZIONE DIGITALE: intervista al Salone del Lutto.

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Se l'Amore, argomento dell'ultima intervista, alimenta la vita, non potevo allora esimermi dall'indagare su ciò che parrebbe porvi fine: la Morte. Se davvero poi quest'ultima ne sancisca una. O sia, invece, un "portale" verso un nuovo inizio, nel segno di quella ciclicità ben rappresentata dall'uroboro. La Morte che nel web trova spazio, molto spesso, attraverso le immagini.  Talvolta strazianti come quella del bambino inerme, sdraiato in riva al mare e che rappresenterà per le generazioni future una cruda testimonianza di questo periodo. Immagini, su un tema, che richiedono una sensibilità pedagogica adatta, perchè divengano occasione per pensare, in maniera costruttiva, a quel senso che fatichiamo molto donare a un evento al quale non ci si può preparare se non vivendolo, attraverso l'esperienza della propria esistenza. Quasi un ossimoro che Silvia e Serena , Le Signore del Lutto , hanno deciso di dipanare. In uno scorrere del tempo

"Mamma, la scuola!" Intervista a Daniela Poggi.

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Prima di iniziare l'articolo, una precisazione per il lettore: questa intervista  fu pubblicata a inizi gennaio 2014 su un sito dedicato alla maternità, oggi non più online. La ripropongo nella sua versione originale, poiché credo che in sé contenga spunti molto interessanti: dai compiti a casa, al concetto di homeschooling, fino giungere a riflessioni sul metodo, sulle intelligenze multiple e sul ruolo educativo della scuola e della famiglia. Sylvia Baldessari Oggi parliamo di scuola, di compiti e metodo. Ne parliamo attraverso il libro "Mamma, la scuola!" edito da Armando Editore e scritto dalla blogger e scrittrice Daniela Poggi , una mamma che ha deciso di condividere le sue esperienze nel mondo della scuola nell'esatto momento in cui i suoi figli ci hanno messo piede. Un libro intelligente che dimostra come il dialogo tra la famiglia e la scuola sia essenziale, soprattutto in periodi come questi dove tagli e continue rif