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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

Gioco e creatività: da 0 a 99 (e oltre) anni!

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Il gioco è educativo. Ma che significa? Molti riducono il gioco al mero divertimento, un modo come un altro per ingannare o passare il tempo. In realtà è molto di più : strumento educativo per eccellenza, attraverso il gioco l'apprendimento avviene in maniera attiva, la persona è al centro del proprio processo formativo, vera e unica protagonista nella propria auto-affermazione. Il gioco diviene il mezzo per far emergere i propri talenti, prenderne coscienza, ponendoci in relazione con il prossimo. Per molti anni ho insegnato nuoto nella piscina comunale della mia città e il metodo che ho sempre proposto per far apprendere questa splendida disciplina sportiva era per l'appunto il gioco. Giocando i bambini scoprono e sperimentano il galleggiamento, l'equilibrio (che in acqua cambia), imparando così a controllare il proprio corpo e la propria respirazione. Niente viene imposto, ma proposto perché sia scoperto, esplorato, provato e acquisito attraverso un&

Galup e la treccia lunga, lunga.

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"Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente." Gianni Rodari C'era una volta un bambino di nome Galup che non voleva mai tagliare i capelli.   " Galup tagliamo i capelli " Gli diceva spesso la mamma. " Non voglio !" Rispondeva caparbio Galup.   " Galup accorciamo la chioma " Gli consigliava il papà. " Non voglio !" Rispondeva cocciuto Galup.   " Galup sfoltiamo la criniera !" Gli suggeriva la nonna. " Non voglio !" Rispondeva deciso Galup.   " Galup sistemiamo la capigliatura " Gli intimava il nonno. " Non voglio !" Rispondeva scocciato Galup.   E  i suoi capelli crescevano e crescevano e a Galup così lunghi, lunghi gli piacevano tanto, tanto. E un giorno gli arrivarono ai piedi!   " Che belli " pensò Galup e li raccolse in una treccia lunga, lunga  e se ne andò scuola.   Quando arrivò tutti

"QUANDO IL SOGNO INCONTRA LA PAROLA SCRITTA. IL POTERE EVOCATIVO DEL LIBRO" Convegno sulla lettura a Venezia.

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L'ottava edizione di "Libro che gira, Libro che leggi" che si realizza a Venezia dal 4 aprile al 6 maggio 2014 , quest'anno avrà come tema conduttore " Dalla carta al libro e dal libro alle app."   Dalla locandina della manifestazione   : Ascoltare una storia significa percorrere strade, entrare in mondi, attraversare universi. Percorrere la strada significa anche mettersi in cammino, iniziare un percorso di conoscenza di se stessi e degli altri, entrare in ambienti a volte sconosciuti e misteriosi a volte rassicuranti e gioiosi. Le storie si possono raccontare in molti modi e i formati dei libri sono ormai molti: dal libro cartaceo all’audiolibro, dall’e-book alla videostoria fino alla app. Si tratta di una iniziativa dedicata ai bambini e alle loro famiglie. Le molteplici attività e laboratori coinvolgono anche le scuole della città e le proposte hanno tutte come protagonista il libro e il mondo della lettura.   All'interno del Festival ho a