"L'Altro" Il nuovo ebook di Vera Q.



Opera di Victor Soren dedicata a vera Q.



Se avete voglia di immergervi in un'insolita lettura dalle tinte fosche, con l'idea di sprofondare in immagini tipiche del buon cinema noir anni'50 ma con dialoghi frizzanti, schietti e taglienti allora questo è l'ebook che fa per voi!
Ho avuto l'occasione di leggerlo in anteprima e sarò sincera: l'ho "divorato" curiosa di sapere quale sarebbe stata, questa volta,  la fine che la geniale autrice ha immaginato per stupire i suoi lettori.
Niente, di tutte le congetture fatte mentre sprofondavo, assieme al protagonista, in questa truce vicenda mi ha fatto intuire quale fosse il suo reale epilogo.
Vera Q. ci offre un viaggio nell'Io inconscio, nella psiche di questo tempo, attraverso il riflesso di uno specchio!
Onirico, sarcastico e affilato l'ultimo ebook di Vera Q. colpisce ancora riuscendo a far riflettere il lettore su ciò che di più umano c'è: l'imperfezione dell'individuo e su come sia debole il confine tra ciò che è bene e ciò che è male.
Un solo passo per finire al di là della barricata, senza più capire chi, tra i due, sia il proprio riflesso...






Un nuovo libro, una nuova sfida: qual è la trama del tuo ultimo ebook "L'Altro"?

Ciao Sylvia, per prima, primissima cosa, vorrei ringraziarti per lo spazio che mi concedi: è un vero piacere. E di seguito ti fornisco la sinossi. "Manuel Vignola è un uomo assorto nell'esplorazione del proprio io. Con lui, ad affrontare questa inconsueta catarsi, una moglie distratta, due gemelle peperine e "L'Altro": un consulente alquanto stravagante. Un diario di bordo dipinto di rosso. Un thriller grottesco che mette a nudo le piccolezze dell'animo umano e tesse nuovi rivoluzionari atti di crudeltà e liberazione."

In questo libro riprendi un po' il mito di Narciso catapultandolo nel nostro tempo. Come mai hai voluto trattare questa tematica, quella della vanità dell'Io riflesso in uno specchio?

Come per ogni mio lavoro, l'idea nasce da presupposti ben distanti dallo scritto effettivo. E dunque "L'Altro" spunta nel bagno. Già. Proprio davanti allo specchio. Complici il vapore acqueo e la miopia, non è stato difficile vedermi distorta e domandarmi se quella macchia sfocata fossi davvero io. L'accettazione avviene di fronte ad uno specchio. Un mezzo attraverso il quale ci conosciamo e riconosciamo. Manuel Vignola, protagonista del libro, tramite il suo alter ego argentato riscopre se stesso amoreggiando con un gemello bizzarro che racchiude vanità, egotismo, coscienza, anima, e persino memoria di ciò che è ed è stato. Tuttavia, in questo caso specifico, il riflesso riverbera all'infinito il vuoto interiore di uno dei tanti disgraziati abitanti di questo pianeta. Un'assenza intima che L'Altro, ovvero colui che si manifesta allo specchio, colma con dubbi ed insinuazioni persistenti.

Credi che di "Manuel Vignola" ce ne siano molti in giro?

Insicuri, intendi? Scontenti? Diffidenti o sfiduciati? Hai voglia! Penso che l'infelicità sia una condizione umana imprescindibile, non siamo mai davvero appagati poiché desideriamo qualcosa o qualcuno, convinti di meritare una vita differente. E chi si contenta gode, Sylvia, è solo un detto. Lo so, sono un'irriducibile ottimista. L'anima della festa!

Perché descrivi il genere umano sempre attraverso le loro debolezze e i vizi?

Prendo continuamente spunto dai difetti, esasperandoli, è lampante. E questo perché ho la ferma convinzione che l'essere uomini dabbene è una circostanza fortuita legata in modo indissolubile alle occasioni che ci vengono offerte o che riusciamo a crearci. Nel 1961 lo psicologo sociale statunitense Stanley Milgram effettuò un esperimento basato sull'analisi comportamentale di quaranta soggetti maschi di età differente e di varia estrazione sociale. Costoro vennero reclutati attraverso un'inserzione sul giornale per partecipare ad uno studio sulla valutazione delle punizioni ai fini dell’apprendimento. Una figura autoritaria spronava i candidati, ignari del falso del test, a punire con scariche elettriche crescenti (fortunosamente farlocche!) un ipotetico alunno nel nome dell'insegnamento. Ebbene, nonostante l'evidente conflitto etico e morale, il 62 per cento degli esaminati aveva portato a termine il compito assegnato. Brave persone, certo. Capaci, però, d'accanirsi con una vittima solo per eseguire un ordine proveniente da un luminare qualificato. Dov'è quindi il confine tra buono e cattivo? Siamo umani. Difettosi su tutti i fronti: descrivo solo ciò che ci circonda.

Pensi che nel leggere i tuoi libri possa avvenire, nel lettore, una sorta di redenzione?

L'assoluzione non la fornisco io, e su questo non ci piove. Posso forse far sorridere amaramente, magari far ragionare su una tematica attuale, ma la grazia, davvero, no. Quella non mi compete.

Spesso i protagonisti grotteschi dei tuoi racconti sono uomini: un caso?

Un caso, assolutamente. Non c'è alcuna volontà denigratoria verso il genere maschile, ma una scelta stilistica legata alla trama che esula dal sesso del protagonista.

Dimmi la verità: stai già pensando alla prossima storia...

Chiaro. In verità l'ho già scritta. Di getto e di notte: un breve racconto di appena otto pagine che stuzzica la mia fosca fantasia. Sto riflettendo se dargli ampio respiro o lasciarlo nel cassetto insieme a molte altre idee abbozzate mai sviluppate. E per tua informazione, protagonista, qui, è una donna.

Dove possiamo trovare "L'Altro" e gli altri tuoi ebook?

Su Amazon a questo link E nel caso, buona lettura!


     
     

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