'Ohana.


Questo post è stato scritto a maggio su TuttoPerLaMamma.it ed è una riflessione sulla festa della mamma a scuola.
Consapevole che le relazioni affettive si costruiscono giorno per giorno e che si esprimono nei gesti, nei modi, nelle parole ma anche nei silenzi,  liberi dai confini del pregiudizio e da una stereotipata e rigida concezione dei ruoli genitoriali, mi auguro che con il nuovo anno scolastico vi siano più esperienze come quella che andrete a leggere.
Perché educare alle emozioni e alle sfumature della vita dà un'occasione ai nostri figli di vivere quest'ultima in maniera più intensa e di avere, quindi, anche il coraggio di farlo, rispettando infine se stessi e gli altri.

Domenica sarà il giorno della festa della mamma ma quest'anno non riceverò nessun regalo.

No, non ho vinto il premio come madre meno meritevole dell’anno (almeno credo) ma perché mio figlio, al suo primo anno di scuola materna, non preparerà nessun lavoretto per il giorno dedicato alla mamma.
La scuola che frequenta ha deciso di abolire questo genere di feste per rispettare tutte quelle famiglie che, per un motivo o per un altro, si ritrovano solo con un genitore o addirittura senza.
E per questo, per non creare differenze, la scuola ha deciso di promuovere una giornata, verso la fine di maggio, dedicata alla famiglia dove si organizza una grande festa con giochi, laboratori, musica ed un buon pranzo da condividere con chi si ama, con i compagni, gli amici e chiunque rientri in quell’universo che costituisce la nostra infanzia, ci accompagna nell’adolescenza, ci rassicura alla soglia dell’età adulta e ci sostiene sempre nel nostro quotidiano e che noi chiamiamo famiglia.
Per un bambino i ruoli genitoriali, perché punti di riferimento, son fondamentali ma non dipendono necessariamente dai legami di sangue ma da quelli fatti di emozioni, di relazioni significative e sentimenti.
Nella cultura Hawaiana, ” ‘ohana” significa famiglia in senso esteso del termine, che include la relazione stretta, adottiva o intenzionale. Essa enfatizza l’idea che famiglia e amici sono uniti assieme e che devono cooperare e ricordarsi gli uni degli altri.
Una visione bella, intensa, semplice ma al tempo stesso essenziale.
Quindi non avrò il “mio lavoretto”, questo è vero, ma ricevo in dono la consapevolezza che non solo domenica, ma anche tutti gli altri giorni, ho la mia ‘ohana!
E questo è il regalo più bello. 

“ ʻOhana significa famiglia. Famiglia significa che nessuno viene abbandonato. O dimenticato”
Da Lilo e Stich



Sylvia Baldessari

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